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L’acqua è alla base della vita, questo dà una posizione particolare all’approvvigionamento idrico nell’ambito attualmente conosciuto come “infrastrutture critiche”.

La criticità dell’acqua è in natura e si conferma nelle condizioni di vita che l’insieme delle infrastrutture critiche contribuisce ad assicurare nelle società complesse. Per questo l’Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche è stata presente, come da diverse edizioni, con un proprio convegno in “H2O Mostra internazionale dell’acqua tecnologie, trattamenti distribuzione, sostenibilità” alla fiera di Bologna il 19 ottobre 2016.

Dove andrà il futuro dell’acqua?” è l’interrogativo al quale AIIC ha contribuito a rispondere trattando – con gestori, ricercatori ed esperti – l’argomento Water Safety Plan e Water Leakage Management: due temi caldi per i gestori delle Infrastrutture Critiche Acquedotti.

Al centro del convegno la conformità̀ a regolamentazioni e il miglioramento del “prodotto/servizio”, oltre alla qualità̀ dell’acqua, l’efficienza degli impianti per garantire continuità̀ di servizio, la riduzione dei costi di erogazione e il modello dei Water Safety Plans (Piani di Sicurezza dell’Acqua, PSA). Temi sui quali, negli ultimi anni, hanno dato indicazioni anche la Commissione Europea e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (ONU).

Molto importanti sono la valutazione dei potenziali impatti e le considerazioni dei gestori di Infrastrutture Critiche, come gli acquedotti, riguardo la sicurezza per cittadini ed ambiente. Le difficoltà e i costi di fornitura di acqua potabile e, in generale, l’efficienza tramite la riduzione delle perdite idriche, sono problemi con implicazioni etiche, scientifiche, tecniche ed economiche crescenti connesse alla consapevolezza di dover trovare compromessi accettabili a causa della penuria della risorsa.

E’ una sfida sempre più impegnativa, ancora tutt’altro che vinta, offrire a tutti gli esseri umani acqua potabile in quantità sufficiente e disporre anche di acqua adeguata alle pratiche igieniche, alle necessità agricole e industriali. Né si può dimenticare il ruolo dell’acqua negli equilibri ecologici che interventi umani possono alterare con conseguenze gravi anche per le nostre comunità come siccità, allagamenti improvvisi, frane.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha introdotto oltre un decennio fa il modello dei Water Safety Plans (Piani di Sicurezza dell’Acqua, PSA) come il mezzo più efficace per garantire sistematicamente la sicurezza di un sistema idropotabile, la qualità delle acque fornite e la protezione della salute di consumatori/utenti/cittadini.

La Direzione Ambiente della Commissione Europea ha pubblicato nel 2015 il documento “Buone pratiche per la gestione delle perdite idriche”: un riferimento tecnico e normativo aggiornato per la gestione delle perdite per tutti i gestori ed i regolatori europei.

In tutto il mondo Water Safety Plan e Water Leakage Management sono tra i principali impegni di chi gestisce gli acquedotti ed ha obblighi di conformità a regolamentazioni dirette a migliorare il “prodotto/servizio” nei tre aspetti: – qualità dell’acqua; – efficienza degli impianti per garantire continuità di servizio; – riduzione dei costi di erogazione.

AIIC, con il proprio Gruppo di Lavoro Sicurezza Sistemi Idrici e le sue iniziative pubbliche, si conferma come sede per approfondimenti professionali e interlocutore qualificato sui temi delle infrastrutture idriche.